- Per molti caregiver può essere un problema decidere se far curare o meno la persona.
- I caregivers possono aver paura che la somministrazione di farmaci possa rendere più difficile la risoluzione dei problemi per la persona con ADHD.
- Gli effetti collaterali di alcuni farmaci, come la perdita dell’appetito, problemi del sonno e l’effetto “zombie” fanno decidere se continuare o meno con farmaci ancora più impegnativi.
Farmaci stimolanti
I farmaci stimolanti sono spesso utilizzati per trattare i sintomi dell’ADHD e aiutare l’umore della persona. Questi farmaci aumentano il livello di dopamina nel cervello migliorando l’attenzione e il controllo degli impulsi. A volte, i caregivers si sentono sotto pressione nel somministrare farmaci alle persone di cui si prendono cura, soprattutto se la persona in questione sta mostrando comportamenti pericolosi.
- I genitori che assistono un figlio con ADHD possono preoccuparsi degli effetti che questo può avere sugli altri figli:
- I fratelli di bambini affetti da ADHD possono percepire l’ambiente familiare in cui vivono come qualcosa di caotico e vivere con ansia e preoccupazione tutto quello che succede.
- Essi possono sentirsi minacciati fisicamente e possono essere le vittime di sfoghi di rabbia.
- I fratelli di questi bambini possono risentire del peso del dover fornire assistenza.
- Essi hanno una grande responsabilità nella prevenzione degli sfoghi e cercano di aiutare i propri genitori nella gestione dei comportamenti pericolosi.
- I fratelli possono percepire che i loro genitori non hanno abbastanza tempo per prendersi cura di loro e credono che le regole di comportamento che devono rispettare sono diverse da quelle per il fratello affetto da ADHD.
- I sintomi dell’ADHD, a volte, possono essere il risultato di un ambiente familiare caotico e stressante.
- I caregivers possono soffrire di stress ed esaurimento perché rispondono ai bisogni dell’assistito e si prendono cura anche degli altri figli